- Il prestito di denaro tra privati è legale?
- Come funziona il prestito di denaro tra privati?
- Il prestito di denaro tra privati conviene?
Il prestito di denaro tra privati non è certo una novità, ma esiste da sempre. In periodi di ristrettezza economica, per far fronte alle spese impreviste, alcuni tendono a rivolgersi ad amici e parenti ancor prima che alla banca o finanziaria.
Ma questa forma di prestito è legale? È in qualche modo tutelata dalla legge italiana? Come comportarsi in questi casi?
Il prestito di denaro tra privati è legale?
Si, questa forma di prestito è del tutto legale. Anzi, può presentare una soluzione immediata al bisogno urgente di liquidità (soprattutto se non puoi accedere ad altre forme di prestito se ad esempio non hai un reddito o sei protestato).
Se da un lato il prestito di denaro tra privati è un’iniziativa lodevole, un’espressione di sostegno e solidarietà da parte di familiari o amici, dall’altro è anche molto facile incorrere in problemi seri da entrambi le parti (come la mancata restituzione, l’usura o i controlli fiscali).
Quindi è meglio non agire in modo “fai da te”, ma è consigliabile formalizzare il finanziamento, tramite un contratto di prestito di denaro tra privati, che ha piena validità legale.
Nel contratto il creditore e il debitore mettono in chiaro la somma erogata, il tasso d’interesse (nel caso in cui sia previsto), i tempi e le modalità della restituzione.
Il denaro può essere dato in contanti solo per importi inferiori a 3000 euro, mentre è obbligatorio utilizzare assegni o bonifici per somme superiori, per la tracciabilità dei pagamenti.
Agisci sempre con cautela: lo spostamento di denaro da un conto corrente a un altro genera sempre dei sospetti all’Agenzia delle Entrate. È quindi importante giustificare tali operazioni modo più trasparente possibile, ad esempio con una corretta causale del bonifico e con una scrittura privata che attesti l’esistenza del prestito tra privati.
Come funziona il prestito di denaro tra privati?
Esistono diverse forme di prestiti di denaro tra privati. Le più diffuse sono i prestiti con scrittura privata e il social lending su piattaforme online.
Prestiti con scrittura privata
Si tratta dei classici prestiti tra parenti o amici. Possono essere fruttiferi, quindi prevedere il pagamento di interessi, che sono pattuiti consensualmente (non devono superare il tasso d’usura stabilito per legge), o infruttiferi, se non sono previsti interessi.
Anche se non è obbligatorio per legge un contratto scritto, come abbiamo detto è fortemente consigliato. Questo può risolvere numerosi problemi che, invece, potrebbero porsi in caso di una semplice stretta di mano.
Social lending e piattaforme online
Anche in Italia si stanno diffondendo, appropriatamente regolamentate, delle piattaforme online che mettono in contatto prestatori e richiedenti.
Il servizio viene erogato direttamente online tramite società accreditate, e le piattaforme sono soggette alla vigilanza della Banca d’Italia.
Il prestito di denaro tra privati conviene?
Si tratta sicuramente di una forma di prestito immediata, che potrebbe tornare molto utile per far fronte a delle spese improvvise o problemi economici.
Il prestito tra privati va propriamente formalizzato, per evitare spiacevoli inconvenienti: se ricevi il denaro potresti incorrere nell’usura, se lo concedi qualcuno potrebbe approfittare della tua buona fede e non ripagarti.
Potrebbe convenire a chi ha bisogno di un prestito ma non può accedere alle altre forme di finanziamento, come il prestito personale o la Cessione del Quinto.
Il principale svantaggio del prestito di denaro tra privati è quello fiscale: la tassazione infatti è superiore a quella prevista per gli istituti di credito.
Effettivamente, se per i mutui bancari di durata superiore ai 18 mesi le imposte applicate sono sommate in una “imposta sostitutiva” unica dello 0,25% sull’importo, nel caso di prestiti tra privati è dovuta un’imposta di registro del 3% sull’importo e una dello 0,50% sulla garanzia ipotecaria o fideiussoria (oltre all’imposta ipotecaria del 2% sul valore dell’ipoteca, quando prevista).
Inoltre, non è possibile la detrazione dall’Irpef degli interessi passivi rimborsati.
Quindi devi effettuare le tue valutazioni in base alla tua situazione.
In alcuni casi un prestito tradizionale potrebbe rappresentare la soluzione più vantaggiosa. Hai già provato a richiedere un finanziamento presso una banca o finanziaria?
Le condizioni degli istituti di credito diventano sempre più flessibili, con soluzioni personalizzate, concedendo dei prestiti anche a chi non ha una busta paga.
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